Questa è la storia di Claire, ma anche di Gabe, Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell’inquietante realtà distopica di The Giver.
Claire ha 14 anni, le è stato assegnato il ruolo di «Anfora» e ora sta per partorire. Nessuno le ha spiegato niente al Villaggio, dove i dolori del parto sono minimizzati come un breve «fastidio». Nessuno l’ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere il suo «Prodotto». Così tutto sarà più semplice, la rassicurano i medici. Invece Claire subisce il primo cesareo della Comunità e viene «decertificata» e assegnata alla piscicoltura. I dottori perdono interesse per lei e dimenticano di prescriverle il medicinale obbligatorio che reprime ogni pulsione ed emozione. Claire è sconvolta da una sensazione di perdita: il suo unico scopo è trovare suo figlio. Al vivaio ittico incontra la ciurma della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato «mare», e sarà proprio il mare a portarla dove vuole arrivare.
LIBRO:
Anno: 2013
Pagine: 384
Editore: Giunti
LA MIA OPINIONE:
Ultimo libro di questa saga dispotica YA.
Con questo libro tutte le storie si chiariscono. Infatti ritroviamo Jonas, Matty, Kira e persino Gabriel (chiamato Gabe), che avevamo lasciato neonato nel primo libro.
E' presente ancora il "male" (il direttore del baratto) che, purtroppo, il sacrificio di Matty nel libro precedente non è riuscito a sconfiggere.
Questa storia è incentrata su una new entry: Claire. Prima ragazza, nella comunità da dove proviene Jonas,con il ruolo di partoriente; in seguito donna con uno solo scopo: ritrovare suo figlio.
Un libro pieno di dolore e lotte, ma anche amore. Secondo me il più toccante della saga.
Solo una domanda non ha trovato risposta: che fine ha fatto il mondo dal quale proveniva Jonas?
Comunque, nonostante le mie recensioni precedenti non molto positive, è una serie che consiglio a tutti.
La mia valutazione:
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