In una comunità del futuro prossimo, tornata ad uno stadio di vita semi-primitiva, un gruppo di funzionari, conosciuto come il Consiglio dei Guardiani, amministra le leggi dominando la popolazione dall'interno dell’unico edificio moderno del villaggio. Tutti vivono in capanne rudimentali, in lotta per la semplice sopravvivenza, incapaci di qualunque sentimento di empatia e di pietà. I più deboli sono emarginati e rifiutati, ma nonostante questo Kira, deforme dalla nascita, sarà l’unica in grado di guardare oltre quella coltre di abbrutimento a cui tutti sembrano ormai rassegnati.
LIBRO:
Anno: 2011
Pagine: 272
Editore: Giunti
LA MIA OPINIONE:
Questo libro non mi ha trasmesso molto. La storia non è il continuo di "The giver", come mi aspettavo, ma racconta la storia di una ragazza con un dono speciale: ricamare il futuro.
Un giorno, rimasta orfana, viene trasferita a vivere nel palazzo del Consiglio dopo l'aspetta un compito importantissimo: sistemare e finire di ricamare la veste del Cantore. Conosce altri due ragazzi: uno che intaglia il legno e l'altra che canta benissimo (quella che diventerà il nuovo Cantore).
Un giorno si accorgono che in realtà sono "prigionieri" perché non sono più liberi di dare sfogo ai loro doni come vogliono.
Arrivati a questo punto mi aspettavo colpi di scena, fughe o qualcosa del genere... Invece niente.
Secondo me poteva essere scritta meglio.
La parte più bella è stata il finale perché ti invoglia a leggere il seguito "Il messaggero". Vedremo.
La mia valutazione:
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