giovedì 12 novembre 2015

Recensione: "Storia di una ladra di libri" di Markus Zusak

TRAMA:
È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto.

LIBRO:
Anno: 2009
Pagine: 563
Editore: Frassinelli


LA MIA OPINIONE:
" ... Fece scorrere il dorso della mano sul primo piano,  
ascoltando il fruscio delle sue unghie che sfioravano la spina dorsale di ogni libro.
Pareva il suono di uno strumento ... "
Cosa posso dire di questo libro?
Poche sono le cose in grado di farmi commuovere. Questo libro fa parte di quelle.
Un libro profondo ed emozionante che ha come protagonista Liesel: una bambina di 9 anni costretta a vivere con una nuova famiglia in una nuova città.
La cosa particolare è che la storia ci viene narrata dalla Morte che sembra interessarsi particolarmente alla vita della bambina e ci fa vedere i fatti dal suo punto di vista non riuscendo, a volte, a capire la forza degli umani.
"Mi meraviglia sempre la forza degli esseri umani, 
che riescono ad alzarsi, seppur barcollando, 
persino quando fiumi di lacrime inondano i loro volti." 

Una storia davvero toccante, intensa, trieste, ma alla stesso tempo divertente. Con un finale inaspettato. (La citazione qui sotto non centra con il finale).
"Si chinò sul volto senza vita.
Poi Liesel baciò il suo migliore amico, Rudy Steiner, sulle labbra, con tenerezza e disperazione.
Lo baciò a lungo, dolcemente, 
e quando si ritrasse gli sfiorò le labbra con le dita."
Da leggere assolutamente!
Ora sono curiosa di leggere "Io sono il messaggero". Questo scrittore mi ha veramente colpito.
Qualcuno l'ha letto?
La mia valutazione:

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