martedì 24 novembre 2015

Recensione: "Il messaggero" di Lois Lowry

TRAMA:
Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.

LIBRO:
Anno: 2012
Pagine: 208
Editore: Giunti

LA MIA OPINIONE:
Questo libro si è rivelato più interessante del precedente anche se la storia mi è sembrata ancora troppo breve.
In questo capitolo il protagonista è Matty, già presente nel libro precedente.
Dopo sei anni, passati a vivere con il Veggente nel villaggio dove ritroviamo Jonas come Capo, il ragazzo si è lasciato alle spalle le vecchie abitudini e ora ha una vita completamente nuova.
Ma qualcosa sta cambiando. Sembra che il Male stia prendendo il controllo degli abitanti di questo villaggio cordiale e generoso.
C'è un unica possibilità.
Un viaggio da fare.
Una ragazza da trovare.
Un sacrificio da compiere.
Un libro che ti fa riflettere su come è facile perdere la parte migliore di sé senza rendersene conto.

La mia valutazione:

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