Domanda interessante.
Alan Weisman, con questo libro, ci fa capire che il tempo necessario alla natura per liberarsi delle creazioni dell'uomo sarebbe meno di quanto sospettiamo.
TRAMA:
Cancellateci e osservate ciò che rimane. Come reagirebbe il resto della natura se all'improvviso si trovasse sollevata dall'incessante pressione che esercitiamo su di essa e sugli altri organismi? Quanto ci metterebbe la natura a recuperare il tempo perduto? A disfare le nostre monumentali città, i composti plastici, i rifiuti tossici? Riuscirebbe a cancellare le nostre tracce? E noi, con la nostra arte e le nostre creazioni, lasceremmo una traccia di qualche tipo, nel mondo senza di noi?
LIBRO:
Anno: 2008
Pagine: 373
Editore: Einaudi
LA MIA OPINIONE:
Saggio scientifico che ti fa riflettere sull'impatto che noi esseri umani abbiamo sulla natura.
Molto impegnativo perché ricco di probabilità e dati importanti ed è necessario a volte rileggere le pagine precedenti.
Personalmente l'ho trovato carino, ma non troppo. di questo autore avevo letto "Conto alla rovescia" (saggio scientifico che parla del nostro futuro e quello della Terra se continuiamo a costruire e riprodurci come stiamo facendo ora). Mi è sembrato semplicemente più reale.
Ma tornando a "Il mondo senza di noi". Di una cosa sono rimasta sconvolta. Ci sono persone fermamente convinte che l'uomo sia il distruttore della Terra. Soprattutto un gruppo a favore di aborto, suicidio, sodomia e cannibalismo.
Eh, sì! CANNIBALISMO. Tanto che il sito web spiega come macellare carcasse umane proponendo anche ricette di salse per il barbecue.
Pensate alla mia faccia quando l'ho letto.
Se state ancora leggendo vorrei lasciarvi con una frase, bellissima, tratta dal libro:
"Ci prendiamo cura del nostro corpo per vivere più a lungo.
Dovremmo fare lo stesso con il mondo."
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